Capitale: L' AVANA
Popolazione: 11.217.100
Superficie: 110.922 Km2
Fuso orario: - 5 ore; - 6 ore quando in Italia vige l'ora legale.
Lingua: Spagnolo
Religioni: in maggioranza cattolica, in forte aumento la pratica di religioni animiste.
La Repubblica di Cuba ha una superficie di 110.922 Kmq. e una popolazione di 11 milioni di abitanti. E formata dall'Isola di Cuba, dall'Isola della Gioventù e da 4.195 isole più piccole.
La capitale è La Habana con 2.5 milioni di abitanti.
Altre CITTA' IMPORTANTI DI CUBA sono Santiago de Cuba, Camagüey, Holguín, Guantánamo, Santa Clara, Bayamo, Cienfuegos, Pinar del Río, Las Tunas, Matanzas, Manzanillo, Ciego de Avila, Sancti Spiritus, Cárdenas, Trinidad, Baracoa, Varadero, Nueva Gerona.
Cuba è divisa in 14 Province, l'equivalente delle nostre Regioni, e in 169 Municipi, l'equivalente dei nostri Comuni.
Prefisso telefonico per l'Italia da Cuba: 119 39
Prefisso telefonico dall'Italia a Cuba : 0053
Lo Stemma Nazionale: è stato disegnato da Miguel Teurbe Tolón, presumibilmente su incarico del generale Narciso López.
Ha la forma di uno scudo ogivale. La chiave d'oro che appare nella parte superiore fa riferimento alla posizione di Cuba tra le due Americhe. Da qui il nome 'Chiave del Golfo'. Il sole simboleggia la nascita di un nuovo stato. Le tre strisce di colore azzurro separate dalle strisce bianche rappresentano i dipartimenti in cui era divisa Cuba all'epoca della colonia. La palma reale che appare nella terza parte simboleggia il carattere inflessibile del cubano, dato che questo albero sopporta diritto i venti più impetuosi. Lo scudo è sostenuto da un fascio di canne legate alle due estremità da un nastro rosso. L'estremità superiore del fascio di canne è coperta da un berretto rosso con una stella bianca a cinque punte al centro. Un ramo di leccio a sinistra e un ramo di alloro a destra orlano il profilo dello scudo.
L'Inno Nazionale di Cuba è quello che nel passato era chiamato Inno di Bayamo.
L'avvocato e musicista bayamese Pedro Figueredo Cisneros ha composto la melodia nel 1867 e, un anno dopo, il 20 ottobre 1868, l'inno è stato cantato dalle truppe indipendentiste che hanno conquistato la città di Bayamo.
La mariposa è il fiore nazionale di Cuba.
E' bianco, bello, profumato. E' stato simbolo di insurrezione al tempo delle guerre d'indipendenza. Era presente in tutte le riunioni patriottiche e le donne cubane lo portavano al petto come simbolo di ribellione. Cresce in luoghi umidi come le rive dei fiumi o delle lagune. Lo si coltiva nei patios e nei giardini di molte case cubane.
Il tocororo è l'uccello nazionale di Cuba.
E' un uccello autoctono della famiglia del quetzal. I colori delle penne e delle piume - azzurro, rosso e bianco - riproducono gli stessi colori della bandiera cubana. Questo uccello è anche simbolo di libertà in quanto non può vivere in cattività, perché muore in poco tempo. Vive solamente a Cuba.
La palma reale è l'albero nazionale cubano.
Si è guadagnata l'onore di apparire nello scudo nazionale perché non esiste un paesaggio cubano senza una palma reale. Esiste in tutti i boschi tropicali e la sua presenza indica la fertilità del suolo. Tronco, foglie e frutti possono essere impiegati per diversi usi.
Fu scoperta da Cristoforo Colombo nel corso del suo primo viaggio verso le Americhe nel 1492, ed è la più grande isola delle Antille, popolarmente chiamata cayman per la sua forma di caimano disteso nel Mar dei Caraibi.
La colonizzazione spagnola fece strage di siboneys e tainos, le due popolazioni indie che abitavano l'isola e che non superavano le 200.000 unità. A guidare la loro resistenza fu un capo ribelle di nome Hatuey, che venne bruciato vivo perché non aveva voluto convertirsi alla religione cattolica (oggi è possibile trovare una piccola statua raffigurante il primo ribelle dell'isola nella piazza centrale di Baracoa).
La conquista definitiva dell'isola si deve a Diego Velasquez, che nel 1510 partendo da Baracoa esplorò ogni palmo di territorio e piegò con la forza, la resistenza degli indios. Dopo quasi 5 anni di guerra, l'isola era sotto il controllo degli spagnoli che stabilirono il loro quartier generale a Santiago de Cuba, nella parte orientale dell'isola.
Alla metà del '500, l'Avana diventa uno dei più grandi porti del mondo, ma anche ritrovo di scorribande di pirati e contrabbandieri francesi, inglesi e olandesi che cercano di dare l'assalto alla flotta spagnola. La collocazione geografica è ideale per fare sosta durante la traversata verso le Americhe. Si spiega così il fatto che il simbolo di Cuba finisca per diventare una "chiave", la chiave d'accesso da un punto all'altro del continente americano.
Nel 1614 inizia la coltivazione in larga scala del tabacco, tra le principali ricchezze naturali di Cuba anche per la particolare temperatura e umidità. Presto diverrà un prodotto pregiato in tutto il mercato europeo. E' intorno alla coltivazione del tabacco e della canna da zucchero che si formano i primi insediamenti stabiliti di immigrati, che nel Settecento daranno origine alla borghesia creola.
Nel 1762, per quasi un anno, l'Avana viene conquistata dagli inglesi che non riusciranno però a prendere possesso delle altre città dell'isola. La presenza degli inglesi rivoluzione l'economia cubana, nonostante la sua breve durata.
Via via che si sviluppa il commercio via mare, prende corpo la tratta degli schiavi. Dall'Africa vengono trasportati a Cuba migliaia e migliaia di persone dalla pelle nera: alla traversata dell'Oceano sopravvivono solo gli uomini e le donne più robuste. Proprio nel 1763, mentre sta per finire il dominio inglese su l'Avana, si assiste all'exploit della produzione di zucchero che diventa virtù e dannazione di quest'isola.
Nel 1776 gli Stati Uniti dichiarano la propria indipendenza da Londra: Cuba, di conseguenza, può iniziare a vendere in piena libertà il proprio zucchero al grande Paese confinante. Una spinta decisiva di fare dell'isola la "patria dello zucchero" viene dalle vicende che seguono la Rivoluzione Francese del 1789 ad Haiti, dove avviene una sanguinosa rivolta degli schiavi che si scagliano contro i bianchi: molti proprietari degli zuccherifici e tecnici del settore si trasferiscono a Cuba, mettendo in crisi l'immagine di Haiti come Paese detentore del primato nella coltivazione della canna da zucchero.
Nel 1827 dei 700.000 abitanti dell'isola il 56% è costituito da negri e da schiavi. Questa percentuale spiega la non partecipazione di Cuba alla guerra di indipendenza dalla Spagna che infiamma l'America Latina nel corso del XIX secolo; la borghesia creola teme che senza la protezione di Madrid, saranno i neri a prendere il potere. Ma c'è pure chi inizia a guardare alla prospettiva di una possibile annessione di Cuba agli Stati Uniti. La tentazione di far cadere l'isola sotto l'egemonia statunitense si era del resto già realizzata nel 1823 con la "dottrina Monroe" che recitava più o meno così: "l'America agli americani e Cuba prima o poi agli americani".
Quando nel 1841 la popolazione residente nell'isola raggiunge 1 milione di unità, la percentuale dei negri sale al 58%. Lo sviluppo dell'industria dello zucchero è inarrestabile e nei suoi riflessi sociali da avvio alla singolare contaminazione tra la cultura bianca e quella negra.
Nel 1837, prima che in ogni altro paese dell'America Latina e prima che nella stessa Spagna, viene costruito un tratto di ferrovia su rotaia: collegherà l'Avana a Bejiucal.
La guerra di indipendenza dura ben 30 anni e si avvia nel 1868, quando il ricco proprietario terriero Carlos Manuel de Cespedes mette in libertà i suoi schiavi e suona la campana della sua azienda al grido di "Viva Cuba Libera" di fronte a migliaia di cittadini che condividono il proposito di fare dell'isola una nazione pienamente indipendente. Il primo conflitto dura circa dieci anni. Il 24 febbraio 1895 inizia la fase finale della guerra di indipendenza organizzata e promossa da Josè Martì, poeta e scrittore, che riunifica tutte le componenti del nazionalismo cubano intorno al Partito Rivoluzionario. Tale scelta si rivelerà decisiva.
Il 10 dicembre 1898 viene firmato un trattato di pace tra Spagna e mambises (erano chiamati così i combattenti per l'indipendenza). A mediare i due contendenti nella fase finale della guerra ci avevano pensato gli Stati Uniti e ciò si evince dall'emendamento Platt (dal nome del senatore proponente) che accompagna la sigla della pace: "Cuba acconsente che gli USA si riservino e mantengano diritto di intervento per la conservazione dell'indipendenza cubana ed il mantenimento di un governo solido". Quell'emendamento prevedeva anche che l'isola non potesse firmare trattati o prestiti internazionali senza la previa autorizzazione di Washington. Veniva concesso agli Stati Uniti anche l'usufrutto della base militare di Guantanamo su territorio cubano. L'emendamento Platt, verrà addirittura inserito come norma nella prima Costituzione di Cuba nazione indipendente. Nel 1906 si verifica il primo sbarco militare da parte degli USA per sedare alcune rivolte popolari che rischiavano di mandare in fumo gli interessi americani presenti a Cuba. L'influenza di Washington diventa via via sempre più ossessiva, mentre un migliaio di cittadini americani decidono di trasferirsi sull'isola. Nel 1925 si fonda il Partito Comunista Cubano. Tra i suoi fondatori c'è Julio Antonio Mella, figura di spicco nella sinistra latinoamericana, dirigente del movimento studentesco de l'Avana. Per lui il primo obiettivo è raggiungere una effettiva unità razziale tra bianche e neri come rifondazione dell'idea di una comune nazionalità cubana. In quegli anni era al potere - sostenuto dal governo di Washington - Gerardo Machado, ribattezzato il "Mussolini tropicale", che fa arrestare Mella proprio nel 1925. Quest'ultimo inizia in carcere uno sciopero della fame che costringe le autorità a liberarlo sotto la pressione dell'indignazione popolare. E' in quel momento che Mella decide di partire alla volta del Messico, dove conduce una vita da esiliato accanto a Tina Modotti, fotografa di prestigio e di nazionalità italiana. Verrà ucciso a Città del Messico il 10 gennaio 1929 da due sicari prezzolati dal regime cubano. La lotta contro Machado si conclude nel 1933. Scioperi e manifestazioni quotidiane fanno crescere l'opposizione. La notte del 12 agosto il dittatore riesce ad abbandonare l'isola con 5 casseforti ricolme d'oro e a stabilirsi a Nassau, nelle Bahamas.
Dopo la rivolta viene eletto presidente Grau San Martin, un professore dalle idee progressive dell'Università de l'Avana. Tra i suoi primi obiettivi c'è quello della nazionalizzazione dell'energia elettrica che veniva gestita da una società statunitense. Le reazioni della destra - e di Washington che decise di non riconoscere la legittimità della presidenza di Grau San Martin - non si fanno attendere e gli USA giungono alla decisione di boicottare l'economia dell'isola.
E' in quel periodo che scala la vetta della popolarità Fulgencio Batista, un sergente dell'esercito cubano ben visto da Washington e dalla destra cubana. Il 15 gennaio del 1934 è proprio quel sergente a farsi promotore di un golpe di palazzo che porta alla presidenza della Repubblica, Carlos Mendieta. A tessere i fili del potere è Batista, che in coincidenza con la Seconda guerra mondiale, vede rafforzato il suo potere a causa dell'aumento del prezzo dello zucchero sul mercato mondiale. Nel 1940 -in nome dell'unità antifascista- entrano nel governo due esponenti di rilievo del Partito Socialista popolare (il partito comunista cubano si chiamava così): Juan Marinello e Carlos Rafael Rodriguez. Ma nel 1944 quell'ibrida alleanza perde le elezioni nelle quali viene eletto presidente da un fronte progressista, Grau San Martin.
Dal 1946 al 1952 la corruzione mina la società politica cubana. Assassini e ruberie sono all'ordine del giorno. Le elezioni presidenziali previste nel 1952 non si svolgono. Batista prende il potere la notte del 10 marzo: questa volta con un vero golpe. L'unica resistenza di un'opposizione divisa si verifica all'Università de l'Avana, dove scontri tra la polizia e studenti accompagnano i primi giorni del golpe. Il 14 marzo l'Università viene chiusa.
Nel 1953, anno del centenario della nascita di Martì, prende il via il primo focolaio rivoluzionario anti-Batista. Il 26 luglio di quell'anno, un gruppo di giovani raccolti intorno al giovane avvocato Fidel Castro, dà l'assalto alla caserma Moncada di Santiago de Cuba, approfittando dei festeggiamenti del carnevale per confondersi tra la folla (da qui il nome Movimento 26 luglio). Un secondo manipolo di militanti -guidati da Abel Santamaria- aveva il compito di conquistare un ospedale. Raul Castro, fratello minore di Fidel, doveva impossessarsi del Tribunale di Santiago. Gli attacchi falliscono i loro obiettivi.
Fidel Castro e pochi altri, scampati al massacro, riescono a fuggire sulle montagne, dove verranno catturati. Castro preparerà da solo l'autodifesa (che pronuncerà in tribunale nel corso del processo contro lui e dei militanti del Movimento 26 luglio), diventata famosa con il titolo "la storia mia assolverà". I sopravvissuti dell'assalto della Caserma Moncada verranno condannati al carcere e detenuti nell'Isla de Pinos (attuale Isla de la Juventud) dove era stato rinchiuso pure Josè Martì, ma verranno liberati grazie ad una amnistia nel 1955. I militanti del "Movimento 26 luglio" partono subito per l'esilio in Messico, dove iniziano a riorganizzare i loro progetti insurrezionali.
L'organizzazione e l'addestramento di quel manipolo di cubani dura più di un anno in territorio messicano. Al gruppo originario si aggiunge un giovane medico argentino, Ernesto Guevara. Fidel Castro acquista da una coppia statunitense lo yacht "Granma" per preparare lo sbarco ed il ritorno a Cuba (in teoria avrebbe potuto trasportare solo 20 persone ma finirà di imbarcarne più di 80). A Santiago, il "Movimento 26 luglio" guidato da Frank Pais si da l'obiettivo di organizzare l'insurrezione per il 30 novembre del 1956, in contemporanea con il previsto arrivo del "Granma". Ma lo yacht sbaglia rotta, incontra maltempo ed arriva sulle coste dell'isola solo il 2 dicembre e molto distante dal luogo stabilito. Il "Granma" viene avvistato da una nave da guerra: è una carneficina. Dopo aver camminato per tre giorni, i superstiti militanti del "Movimento 26 luglio" vengono sorpresi dall'esercito nella località di Alegria del Pio. Erano arrivati a Cuba in 82, ma quando il 19 dicembre Fidel Castro riesce a radunare i sopravvissuto può contare solo su 12 uomini. Tra i superstiti c'è anche un italiano, Gino Donè Paro. Sulle montagne della Sierra Maestra il manipolo si riorganizza in cerca della rivincita che arriverà nel 1958, dopo tre anni di guerriglia. Il 1° gennaio 1959 i "barbudos" (chiamati così per le lunghe barbe che si erano fatti crescere sulla Sierra) fanno il loro ingresso a L'Avana con alla testa Ernesto "Che" Guevara e Camilo Cianfuegos. Il dittatore Fulgencio Batista riesce a fuggire. Castro giunge nella capitale dopo aver attraversato tutta l'isola. Nel 1961 Fidel Castro annuncia che la "rivoluzione cubana è una rivoluzione socialista". Si stringono i rapporti con l'Unione Sovietica e i paesi socialisti dell'Est. Gli USA decretano il blocco economico unilaterale contro l'isola e finanziano la tentata (e fallita) invasione di Playa Giron che inizia due giorni dopo l'impegnativa dichiarazione di Castro che chiama la sua gente alle armi e alla vigilanza. Nel 1962 si svolge la "crisi dei missili": Washington minaccia un intervento armato contro l'isola se i sovietici non sospenderanno l'installazione dei missili nucleari sul territorio cubano.
1989 e 1990 sono altre due date storiche per Cuba. La caduta del muro di Berlino e la dissoluzione prima dei paesi dell'Est del "socialismo reale" e poi della stessa Unione Sovietica lasciano l'isola sola nello scacchiere mondiale. L'Avana avvia il "periodo speciale" fatto di terribili restrizioni economiche, apertura all'economia mista e alle joint-venture, ristrutturazione dell'infrastruttura industriale e delle tecnologie. L'isola cerca di reinserirsi nella nuova realtà internazionale senza rinunciare alle proprie conquiste sociali che modellano uno specifico Stato sociale e alla peculiarità della sua storia. Gli USA, prima con la legge Torricelli e poi con la legge Helms-Burton, stringono ancora di più il cappio del blocco economico provocando la reazione di condanna di America Latina, Europa, Vaticano, Canada e paesi asiatici. L'assemblea dell'ONU ha più volte condannato negli ultimi anni la politica unilaterale di Washington nei confronti dell'Avana.
Ambasciata d’Italia all’Avana
5 Avenida n. 402 - esq. Calle 4, Miramar, Playa, La Habana, 402 Calle 4, La Habana.
Telefono: +537 2045615
Le persone di origine cubana che hanno la nazionalità di altri paesi e hanno lasciato Cuba dopo il 1970 devono viaggiare con un passaporto cubano.
I regolamenti sui passaporti e visti cambiano spesso, quindi si consiglia di confermare queste informazioni al consolato più vicino competente (vedi Indirizzi di interesse). Tutte le persone hanno bisogno di un passaporto valido per almeno 6 mesi dalla data di entrata nel paese.
Tourist Card – Visto turistico: 30 euro circa.
Business Visa – Visto d’Affari: circa 60 euro.
Visto giornalista: 60 euro.
A Cuba la moneta ufficiale è il Pesos Cubano o Cup abbreviato. Ha un cambio in banca con il Dollaro di 120 pesos cubani = 1 usd (Dollaro americano).
Vi è poi un cambio non ufficiale molto più alto che si può vedere nei siti web e che è variabile ma sicuramente più conveniente. Questo tipo di cambio è possibile solo da contanti Euro o Dollari che vengono anche accettati dai Ristoranti o Negozi privati.
Andando agli sportelli automatici come in banca si riceveranno quindi Pesos Cubani ma al cambio ufficiale di 120 per il dollaro ed un poco maggiore per l’euro.
Consigliamo quindi di portare contanti in Euro o dollari. Le carte di credito accettate a Cuba, sia per il pagamento di beni e servizi acquistati in negozi statali o Hotels, sia per prelevare denaro presso gli sportelli bancomat, sono carte internazionali MasterCard e Visa. Le carte di credito emesse da istituti di credito Americani non sono accettate (Amex, DIners,etc).
Vi sono molti Cattolici a Cuba e dopo la venuta di tre papi in 17 anni la chiesa ha avuto un ruolo nei cambi avvenuti a Cuba negli ultimi anni . Dopo i viaggi di Giovanni Paolo II (21-25 gennaio 1998) e Benedetto XVI (26-28 marzo 2012) vi fu quello di Papa Francesco del 2015 che visiterà prima all'Avana e poi a Holguin e Santiago.
Quello di Wojtyla fu un viaggio storico caratterizzato dagli incontri con Fidel Castro e con una popolazione cubana entusiasta, che ha inaugurato una nuova stagione tra Stato e Chiesa nell'isola caraibica. Nella cerimonia di benvenuto l'appello, profetico, che resterà emblematico di questa visita: «Possa Cuba aprirsi con tutte le sue magnifiche possibilità al mondo e possa il mondo aprirsi a Cuba». Poi il 25 gennaio la messa nella storica Plaza de la Revolucion all'Avana. Anche Benedetto XVI, che giunse a Cuba dopo una tappa in Messico, celebrò la messa nella Plaza de la Revolucion, luogo simbolico del regime dell'Avana e teatro delle adunate castriste, poi nelle ore finali della visita incontrò proprio il “lider maximo” della rivoluzione, l'anziano e malato Fidel.
Oltre all'adorazione di un solo Dio, chiamato Olodumare, le adorazioni yoruba sono dozzine di divinità conosciute come "Orishas" che sono aspetti personificati della natura e dello spirito. I principali orishas includono Eleggua, Oggun, Ochosi, Obatala, Yemaya, Oshun, Shango, Oya, Babalu Aiye e Orula.
Nella storia della religione cubana l'adorazione dell'Orissa fu diffusa nel nuovo mondo attraverso il commercio degli schiavi. Per preservare le loro tradizioni religiose contro la repressione cattolica, gli schiavi africani hanno sincretizzato gli orisha con i santi cattolici. Così Shango è venuto per essere raffigurato come Sta. Barbara; Obatala come Nostra Signora della Misericordia, ecc. La religione prese molto in considerazione le comunità africane in Brasile e Cuba in particolare, e alla fine si diffuse in comunità miste e comunità europee-americane in questi paesi. Dopo la rivoluzione cubana del 1959, la religione, conosciuta in spagnolo come Santeria o La Regla de Ocha, si diffuse negli Stati Uniti (specialmente a New York e in Florida), a Porto Rico e in Venezuela.
Caratteristiche centrali della religione sono le sue celebrazioni percussive e danzanti conosciute come tambors. Ai tambori vengono creati elaborati altari e poi viene offerto cibo agli Orishas. A seconda della natura della celebrazione, percussionisti e percussionisti (spesso suonando i sacri tamburi bata in 3 pezzi) suonano ritmi precisi diretti a specifici Orishas mentre quelli presenti cantano canzoni di risposta e risposta in arcaico Yoruba (chiamato Lucumi a Cuba), causando gli Orishas per discendere e possedere sacerdoti e sacerdotesse iniziati della religione. Si ritiene che i ritmi e le forme della religione yoruba siano fondamentali per lo sviluppo di molte forme di musica afroamericana dal gospel al blues e al jazz, e a forme musicali come la salsa e il jazz latino.
Per quanto riguarda i turisti dal 2010 per chi viaggia a Cuba è obbligatoria un’assicurazione medica. Si trovano facilmente dal vostro fornitore di servizi turistici .
Per i Cubani : Tutti i cittadini cubani che vivono nel paese hanno il diritto di ricevere assistenza in tutte le istituzioni sanitarie, che è gratuita. Lo Stato garantisce il diritto a ricevere cure mediche nel modo seguente: con la fornitura di cure mediche e ospedaliere gratuite, attraverso la rete di strutture di servizio sanitario rurale, poliambulatori, ospedali, centri profilattici e cure specialistiche; con la fornitura di assistenza stomatologica gratuita; con lo sviluppo di piani per la diffusione della salute e l'educazione alla salute, visite mediche periodiche, vaccinazione generale e altre misure preventive di malattie. In questi piani e attività, l'intera popolazione coopera attraverso le organizzazioni di massa e sociali.
Lo Stato di Cuba concede alle donne lavoratrici un congedo per maternità, prima e dopo il parto, e opzioni di lavoro temporaneo compatibili con il loro ruolo materno.
Ogni cubano ha accesso a medici, infermieri, specialisti e medicine. Attualmente, ci sono 22 facoltà di scienze mediche, distribuite in tutte le province del paese. Ci sono facoltà che ricevono solo studenti stranieri come la Scuola di Medicina dell'America Latina all'Avana (ELAM) e molti altri in tutto il paese che attualmente implementano un nuovo modello di istruzione nell'ambito degli accordi con il Venezuela nell'ambito dell'ALBA, dando opportunità studenti a basso reddito provenienti da Venezuela, Bolivia, Honduras ed Ecuador ospitati in residenze studentesche.
La salute pubblica dell'isola ha ottenuto il riconoscimento di organizzazioni globali e regionali specializzate. Cuba fornisce assistenza medica ad altri paesi come Bolivia, Honduras, Venezuela, Haiti e molti altri.
Cuba ha uno dei tassi di mortalità infantile più bassi al mondo, con un indice di 5,3 per mille nati vivi nel corso del 2007.
Un eccellente sistema sanitario, con istituzioni progettate per ogni specifico trattamento, pone il turismo della salute a Cuba in grado di rispondere ai clienti più esigenti in termini di recupero fisico e mentale.
L'efficacia della strategia per la salute di Cuba si riflette in indicatori di salute a livello del mondo sviluppato, con un'aspettativa di vita superiore a 73 anni, e il tasso di mortalità infantile tra i più bassi del mondo, oltre a ridurre la mortalità materna .
Il sistema di assistenza primaria sull'isola è molto diffuso, con il supporto fornito dalle tecniche più avanzate sul campo, applicate da personale qualificato in una vasta rete di istituti ospedalieri di alto livello.
proposte uniche per affrontare malattie come la retinite pigmentosa, Psorias, alopecia, allungamento delle ossa, il trattamento delle dipendenze e completa la vaccinazione con i prodotti sviluppati da centri di ricerca cubani sono anche opzioni di salute disponibili.
programmi di front-line e le procedure portano i visitatori unici in strutture in cui varie malattie oftalmologiche o tecniche dedicate alle malattie dermatologiche e curare il male diffusa nota come la vitiligine sono trattati.
Tossicodipendenti e l'alcolismo, molte delle quali fornite dal persa nei paesi di origine sono a Cuba la soluzione ai loro problemi, sostenuta da un ambiente naturale piacevole e tranquillo che contribuisce alla guarigione.
Trattamenti per regolare il peso corporeo, per combattere lo stress, l'invecchiamento e la realizzazione di controlli medici abituali fanno parte della vasta gamma di servizi che gli interessati ricevono.
Le condizioni naturali della più grande delle Antille contribuiscono anche al progresso della modalità menzionata, dal momento che molte delle ricchezze dell'ambiente servono come complemento ai più svariati trattamenti.
Nel mondo moderno, dove la vita è una sempre più veloce e più intensamente, fermandosi per avvicinarsi al naturale e spirituale è sempre accolto da un uomo, che trova le condizioni necessarie per ristabilire l'equilibrio e la faccia nuove sfide
Insieme agli amanti del sole, delle sabbie bianche e delle acque calde ogni anno migliaia di visitatori vengono in cerca di salute, interessati a programmi che li riportino a uno stato fisico ideale.
LA MUSICA Cubana è senza dubbio la forma d'arte che più influenza la personalità dei cubani. Si dice che a Cuba si parla cantando,si cammina ballando,e ci si innamora con le parole di una canzone. La musica ha vissuto a Cuba un'evoluzione rapida e decisa. Il Genere musicale "La Habanera " nato dalla danza creola influenzò la nascita del tango Argentino ed altre arie sudamericane. Recenti studi in campo musicale dimostrano che nella contraddanza di Manuel Saumell (chiamato El nacionalista) si ritrova il tempo musicale dell'Habanera. Il Son e il Bolero si diffusero a Cuba dalla provincia orientale di Santiago de Cuba .Il Bolero si diffuse a Cuba al principio del secolo con grandi compositori come Alberto Villalón y Sindo Garay, con grande influenza di Pepe Sánchez (che scrisse Tristezas nel 1883). Nonostante le principali canzoni della prima forma di Trova erano forme di Bolero , si fecero notare compositori come Orlando de la Rosa e Isolina Carrillo, che diede vita ad uno dei pezzi di bolero più sublimi di tutti i tempi : Dos gardenias.
Alla seconda metà del secolo XIX risalgono notizie dell'esistenza del son montuno. Nel 1950 Enrique Jorrín crea " La engañadora", primo cha cha cha.
Pérez Prado realizza nel 1952 il suo primo mambo. Il secondo periodo di splendore del Son avviene nella decade degli anni 50 con la comparsa sulle scene musicali di un autore autodidatta proveniente da Cienfuegos Benny Moré, che qualche anno più tardi si guadagnerà il soprannome di El bárbaro del ritmo.
Negli anni '70 nasce l'orchestra di musica cubana pop ballabile i Van Van, con una sonorità molto tipica ma moderna al contempo.La salsa cubana, oggi conosciuta in tutto il mondo raggiunge il suo splendore e notorietà alla fine degli anni '80 con i gruppi musicali Van Van, NG La Banda, Charanga Habanera, El Medico de la Salsa, Pablo y su Elite e tante altre.
La musica Cubana, la Salsa il Bolero sono oggi uan delle tante attrazioni per il viaggiatore che vuole conoscere Cuba e la sua anima musicale.
LA PITTURA CUBANA è la più genuina espressione plastica del Paese. La sua evoluzione non ha seguito un processo di evoluzione coerente perché le sue prime forme di espressione, realizzata dagli aborigeni nelle caverne, sono state bruscamente interrotte dalla veloce scomparsa di questa popolazione.
Con la conquista di Cuba da parte degli spagnoli e l'evangelizzazione predominò una pittura di tipo religioso associata alla liturgia cattolica. Bisognerà attendere sino al secolo XIX, con la fondazione dell'accademia Academia de San Alejandro (1818), per assistere alla nascita di una pittura cubana realizzata da pittori di origine creola ed orientata a soddisfare il gusto europeo della nascente borghesia cubana . L'Accademia fù fondata dall'Associazione Economica Amici del Paese ed il suo primo direttore fù il pittore di origine francese Jean Bautiste Vermay. In seguito si sviluppa una nuova tendenza che ebbe come tema principale quello paesaggistico i cui principali rappresentanti furono Esteban Chartrand y Valentín Sanz Carta.
L'avanguardia degli anni '20 (secolo XX) inaugurò un nuovo movimento nella pittura cubana. Il movimento moderno ebbe la prima esposizione importante nel 1927, appoggiata dalla Revista de Avance. Gli iniziatori dell'avanguardia cubana furono Eduardo Abela, Víctor Manuel, Antonio Gattorno y Carlos Enríquez, fra altri. Gli anni che seguirono furono di consolidazione del movimento moderno che prese forma nel Primo Salone di Arte Moderna nel 1937. Negli anni 40 numerosi giovani artisti si univano nel nuovo movimento di arte cubana dando vita alla Scuola dell'Avana. Figure come René Portocarrero, Amelia Pélaez y Mariano Rodríguez formano parte di questo movimento.
Nel 1942 fa ritorno a Cuba Wifredo Lam, dopo un lungo periodo di permanenza in Europa ed una significativa esperienza nel laboratorio di Pablo ricasso. Nel 1943 Lam realizza l'opera che lo ha immortalato "La jungla", que fù acquisita dal MOMA di New York .
Con il trionfo della rivoluzione cubana, il movimento plastico cubano si rafforza a partire dal 1962 con la fondazione della Scuola Nazionale di Arte Plastica. Pittori cubani molto importanti come Raúl Martínez y Antonia Eiriz, formarono parte della rosa dei maestri. Alcuni anni più tardi nel 1976 si fonda la Facoltà di Arte Plastica dell'Istituto Superiore d'arte dell'Avana.
Le opere di pittori cubani come Roberto Fabelo, Zaida del Río, Tomás Sánchez, Manuel Mendive y Nelsón Domínguez, formano il patrimonio pittorico più importante dell'ultima decade senza tralasciare nomi di giovani artisti José Bedia, Kcho y Flavio Garciandía che occupano un ruolo saliente. La pittura cubana durante gli ultimi 30 anni ha mostrato una grande capacità pur assumendo le influenze più importanti dell'arte internazionale di mantenere un forte spirito di appartenenza ed assumendo un attitudine critica nei temi trattati.
LETTERATURA CUBANA. Cuba è un'isola che non ha mai smesso di concepire poeti.
La prima opera letteraria cubana in versi :Espejo de paciencia, data l'anno 1608 e venne scritta a Puerto principe dal canario Silvestre de Balboa. Durante la prima metà del secolo XVIII, (1733) prese vita la prima opera teatrale cubana: El princípe Jardinero y Fingido Cloridano, del capitano Avanero Don Santiago de Pita. Nel 1790 va in stampa il Papel Periódico de La Habana,una rivista letteraria che acquista presto importanza fra la borghesia Cubana.
Manuel de Zequeiro (1760-1846) e Manuel Justo Ruvalcaba (1769-1805), vengono considerati i poeti più rappresentativi di questo XVIII secolo. In entrambi i poeti lo spirito di appartenenza cubano emerge lentamente insieme all'amore e la delizia per la ricchezza del suolo cubano, dedicano i loro versi all'esaltazione dell'ananas, del mamey ed altri frutti tropicali di Cuba.
Nel secolo XIX nascono grandi poeti e la tradizione della poesia cubana si consolida. Versi pieni d'amore come quelli di Julián del Casal, Plácido, El Cucalambé, Juan Clemente Zenea, Gertrudis Gómez de Avellaneda , Juana Borrero, José Jacinto Milanés, Luisa Pérez de Zambrana, José María Heredia e José Martí, mettono le fondamenta ad una lirica squisita, che seppur romantica, seppe in molti casi superare i limiti del sentimentalismo per assumere significati sociali di compromesso.
Nel secolo XIX si scrisse anche il primo importante romanzo : Cecilia Valdés, di Cirilo Villaverde, che rappresentà una delle eredità più vitali per i poeti a venire. Altri novellisti importanti saranno Ramón Meza e Gertrudis Gómez de Avellaneda.
La poesía del secolo XX, inquietante per la sua diversità di stile, cresce con i nomi di José Zacarías Tallet, Regino Pedroso, Emilio Ballagas, Regino Botti, Nicolás Guillén, Carilda Oliver, Heberto Padilla, Virgilio Piñera, José Lezama Lima, Roberto Fernández Retamar, Gastón Baquero, Nancy Morejón, Antón Arrufat, Eliseo Diego (premio Juan Rulfo), Cintio Vitier, Fina García Marrúz, Mirta Aguirre, Pablo Armando Férnandez, Guillermo Rodríguez Rivera, Angel Augier, y Dulce María Loynaz (premio Cervantes).
La romanzistica ebbe uno sviluppo accelerato durante il secolo XX con scrittori che iniziano rapidamente ad ottenere importanti riconoscimenti internazionali così Cuba si arricchisce con opere di Miguel de Carrión, José Soler Puig, Dulce María Loynaz, Severo Sarduy, Miguel Barnet, Leonardo Padura, Senel Paz, Pablo Armando Férnandez, Luis Rogelio Nogueras, Guillermo Cabrera Infante, Virgilio Piñera, Reinaldo Arenas, Jesús Díaz, José Lezama Lima, Abilio Estévez, e Alejo Carpentier (premio Cervantes de la Academia).
Nell'attualità la narrativa è uno dei generi che si è sviluppato con più sicurezza fra i giovani scrittori cubani come Alberto Garrido e Ronaldo Menéndez (entrambi premio Casa de las Américas), testimoni di un'eloquente vitalità della letteratura cubana.
Collegati con i nostri social network
B log